Corretta alimentazione durante la lotta contro il tumore.

Nutrizione Oncologica

Dai dati fornitaci dall’OMS attualmente sono circa 3,5 milioni gli Italiani che vivono dopo una diagnosi di cancro. Di questi, il 30% è guarito, il 23% è in trattamento terapeutico (chemioterapia, radioterapia, immunoterapia) e il 20% non supera la malattia per le gravi conseguenze della malnutrizione.

donna malnutrita

L’alimentazione ricopre un ruolo fondamentale e primario non solo nei pazienti sani, o coloro che hanno problematiche di sovrappeso, ipercolesterolemia, ipertensione e altre patolgie, ma anche nel caso di insorgenza di una patologia importante come quella oncologica. Una corretta alimentazione prima e durante le terapie aiuterà il paziente a sopportare gli effetti negativi della patologia.
È importante rivolgersi ad un professionista e non al fai da te, questo perché occorre prestare attenzione ad alimenti apparentemente innocui, ma che possono interferire con alcune specifiche terapie. Ad esempio Il pompelmo e il suo succo, possono bloccare l’azione di enzimi importanti per l’assorbimento e il metabolismo di alcuni farmaci e, in questo modo, ridurne l’efficacia. È molto importante quindi attenersi alle indicazioni di un nutrizionista che segua il caso specifico del paziente con un piano alimentare strutturato. Troppo spesso di associa la figura professionale del nutrizionista alle diete dimagranti, ma non è così, occorre sfatare questo luogo comune. Il nutrizionista è un professionista che ci aiuta a capire cosa mangiare per stare bene, senza eccessi ma anche senza privazioni. l’obiettivo è raggiungere uno stato di salute ottimale, specifico per il singolo individuo.

Avere un piano nutrizionale personalizzato è determinante mentre si lotta contro un tumore

Perché molte forme di cancro sono associate a una perdita di peso, che può anche essere importante: si stima che fino al 40% dei pazienti oncologici sia già dimagrito al momento della diagnosi o abbia problemi di malnutrizione. Questo fenomeno è determinato da vari fattori, tra cui:

  1. la produzione di sostanze chimiche da parte delle cellule tumorali, che portano a un consumo più rapido di grassi e proteine, determinando una riduzione di peso a parità di apporto calorico;
  2. un parziale o ridotto assorbimento delle sostanze nutritive (in gergo malassorbimento), specie in conseguenza di interventi chirurgici di rimozione di tratti gastroenterici;
  3. le difficoltà di masticazione o di deglutizione o di percezione dei sapori dovute alla sede del tumore (bocca, gola o altre parti del volto) o alla terapia;
  4. la riduzione dell’appetito: una persona malata può essere molto debole, soffrire di depressione, avere dolori vari non ben controllati, avere nausea o vomito o difficoltà nella respirazione, tutte situazioni che tolgono la voglia di mangiare.

Quindi è fondamentale che il paziente si rivolga ad nutrizionista per un piano personalizzato, che saprà dare il giusto apporto proteico, vitaminico e da cui ne trarrà benefici

Le cure e la malattia stessa influiscono sulla capacità di alimentarsi in maniera corretta.

La chemioterapia, la radioterapia ma anche i più recenti farmaci a bersaglio molecolare, possono provocare sgradevoli effetti collaterali: quali ad esempio nausea e vomito, stipsi o diarrea e perdita di appetito, inducendo un calo di peso.
La nausea, in particolare, interessa quasi il 70% dei pazienti sottoposti a chemioterapia e rimane uno dei problemi più difficili da gestire nonostante la disponibilità di farmaci che funzionano con molti diversi meccanismi d’azione.

Prima di ricorrere ai medicinali che contrastano gli effetti collaterali delle terapie, un aiuto inaspettato può però arrivare proprio dal cibo.

Infatti, piccole dosi di zenzero o prodotti a base di menta possono contribuire a ridurre questo sintomo, ma si possono adottare diversi accorgimenti per seguire una dieta il più possibile corretta ed equilibrata, in modo da aiutare l’organismo a rispondere alle cure
riducendo al minimo questi e altri effetti collaterali. Si ricordi che prima e dopo un intervento chirurgico importante è richiesto un arricchimento della dieta in proteine.

4 Consigli a chi sta lottando con un tumore

  • cercare di mantenere il proprio peso nei limiti della normalità
  • seguire una dieta ricca in cereali integrali, frutta, verdura e legumi
  • limitare il consumo di carni rosse e processate
  • limitare il consumo delle bevande zuccherine e l’assunzione di alcolici
L’alimentazione da sola non può rappresentare la cura del cancro ma le cure sono più efficaci se i pazienti si alimentano correttamente grazie al supporto di una figura professionale come il nutrizionista affinchè possa recuperare le forze e quindi affrontare meglio le terapie, ottimizzare l’effetto dei farmaci, combattere le infezioni e far funzionare al meglio il sistema immunitario.
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Dottoressa Rosaria Avallone

Biologa Nutrizionista Specializzata in Nutrizione Oncologica e Nutrizione Clinica e Funzionale

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Fonte immagini : Freepik

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