alimentazione in gravidanza

Alimentazione in gravidanza

Nutrizione in gravidanza, tra falsi miti e rischi per la mamma e per il bambino.

L’alimentazione durante la gravidanza è un tema di fondamentale importanza, spesso circondato da miti e false credenze. Seguire una dieta equilibrata e nutriente non è solo essenziale per il benessere della madre, ma ha anche un impatto diretto sulla salute e sullo sviluppo del bambino. Purtroppo, molte donne incinte sono influenzate da informazioni errate o incomplete che possono portare a scelte alimentari non sane e sbilanciate. Queste scelte possono comportare una serie di conseguenze negative, che vanno da carenze nutrizionali a problemi di crescita fetale. È quindi cruciale che le future mamme ricevano consigli accurati e personalizzati da un nutrizionista qualificato, per assicurarsi che la loro dieta soddisfi tutte le esigenze nutrizionali durante questo periodo delicato. Leggi questo articolo fino alla fine, per non perderti consigli e informazioni utili.

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Falsi miti sulla gravidanza

Acido Folico

Non è vero che l’acido folico va integrato dal momento in cui si scopre la gravidanza. L’assunzione in gravidanza di integratori o farmaci a base di acido folico è fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino e per la perfetta chiusura del tubo neurale, tuttavia poche donne conoscono l’importanza di iniziare l’integrazione ancor prima di scoprire di essere incinte. Poiché il tubo neurale si chiude intorno al 28° giorno dal concepimento per prevenire malformazioni è necessario assumere un supplemento di 400mcg al giorno di acido folico almeno un mese prima del concepimento, fino alla fine del primo trimestre di gravidanza. Basti pensare a tutte quelle donne che scoprono la gravidanza già al termine del primo mese.

Le “voglie”

Non è vero che assecondare le “voglie” della madre evita la formazione di macchie sul corpo del bambino, la cui grandezza dipenderebbe persino dal tipo di alimento desiderato. Le voglie non rappresentano un reale indicatore delle esigenze nutrizionali della donna in dolce attesa e non hanno alcun fondamento scientifico. Si tratta semplicemente di un fenomeno psicologico ed ormonale che non è necessario assecondare.

Mangiare per due

Non è assolutamente vero che la gestante debba “mangiare per due” piuttosto quello che bisogna fare è “mangiare due volte meglio”, nel senso che bisogna prestare particolare attenzione sia a quantità che qualità della dieta, perché se non copre anche i fabbisogni del feto, l’accrescimento di quest’ultimo andrà a consumare le riserve materne. La richiesta supplementare di energia è trascurabile nel primo trimestre, pari a circa 250kcal/die nel secondo trimestre e 500kcal/die nel terzo trimestre, questi quantitativi sono tali da non comportare rischiosi aumenti di peso.

Aumento di peso in gravidanza

L’aumento auspicabile di peso consigliato dipende dal BMI o indice di massa corporea pre gravidanza. Possiamo dare dei riferimenti ossia: per chi inizia la gravidanza sottopeso (IMC inferiore a 18.5) l’aumento di peso auspicabile è fra i 12.5 e i 18 kg; per chi inizia la gravidanza in situazione di normopeso (IMC fra 18.5 e 25), l’aumento di peso auspicabile è fra gli 11.5 e i 16 kg; per chi inizia la gravidanza in situazioni di sovrappeso (IMC superiore a 25), è auspicabile un aumento di peso fra i 7 e gli 11,5kg; per pazienti obese (IMC superiore a 30), il guadagno di peso raccomandato è pari a 5 o massimo 9 kg.

Un aumento eccessivo di peso comporta diversi rischi, per citarne alcuni: un maggiore rischio di ipertensione, diabete gestazionale, pre-eclampsia, ricorso al parto cesareo, parto pretermine, aborto spontaneo, per il bambino: malformazioni fetali, distocia di spalla, predisposizione all’obesità infantile. Al contempo anche una dieta molto restrittiva o persino drastica in gravidanza ha i suoi effetti negativi soprattutto sul feto. Come ho scritto e approfonditamente spiegato in un mio articolo intitolato Diete drastiche, in gravidanza rallentano la crescita degli embrioni: lo studio sulla rivista Development”  che è possibile trovare sul giornale online “ilcrivello.it”

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"La carenza di cibo è un fattore ben noto che può innescare la diapausa embrionale, poiché è difficile sostenere una gravidanza in condizioni di scarsità di risorse alimentari, ma finora non era chiaro come gli embrioni rilevassero e rispondessero alla mancanza di nutrienti nell’alimentazione della donna in stato interessante. Ulteriori esperimenti hanno rivelato che gli embrioni sono dotati di sensori in grado di rilevare i cali dei livelli di proteine o carboidrati, che attivano l’ingresso nella diapausa. Questa scoperta, in futuro, secondo gli studiosi potrebbe aprire la strada a miglioramenti nei trattamenti di fertilità" (cit.)

Attenzione alle carenze alimentari

La dieta materna, soprattutto se ci riferiamo ad un soggetto sano e dunque privo di patologie che richiedono l’esclusione di alcuni alimenti, deve essere quanto più varia possibile così da evitare carenze in termini non solo di macronutrienti, ma anche di micronutrienti. In particolare consiglio alle mie pazienti di prestare attenzione nel primo trimestre all’assunzione di alimenti ricchi di acido folico (come spiegato in precedenza) e iodio, nel secondo trimestre all’assunzione di alimenti ricchi di calcio e vitamina D, nel terzo trimestre ci soffermiamo anche e soprattutto sull’assunzione di proteine (che vanno incrementate) e acidi grassi quali ad esempio EPA e DHA.

Dunque non esiste un elenco di alimenti piuttosto un corretto piano alimentare che includa tutto ciò che fa parte della nostra dieta mediterranea come frutta, verdura, pesce, carni (soprattutto magre), uova, latte, formaggi e latticini, cereali (pane, pasta, riso ecc.), i quali, soprattutto se integrali, contribuiscono anche a prevenire la stipsi, disturbo frequente nella gestante. Anche i legumi possono essere un’importante fonte di proteine, ferro e calcio.

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L’importanza di un’alimentazione personalizzata con l’aiuto del nutrizionista

Spesso si corre il rischio di scadere negli eccessi e con eccessi intendo sia mangiare più del necessario sia meno. È difficile essere oggettivi con se stessi, considerando anche i numerosi cambiamenti che il corpo della donna affronta nei 9 mesi di gravidanza, cambiamenti verso cui non si è mai troppo pronte. Anche quando si pensa di star mangiando il giusto non è detto che si stiano assumendo tutti i nutrienti di cui ,non solo la madre, ma anche il feto ha bisogno.

La mia esperienza dapprima al banco in farmacia, anni in cui ho potuto interfacciarmi con centinaia di donne in attesa accompagnandole nel loro bellissimo percorso, vivendo le loro ansie, preoccupazioni ed anche problemi e bisogni e successivamente come nutrizionista mi permettono di affermare che il supporto durante la gravidanza soprattutto nella nostra epoca è fondamentale.

Ogni donna è diversa dall’altra, ogni donna ha il suo background e le sue esigenze da tener presenti nello sviluppo di un piano alimentare strettamente personalizzato affinchè possa affrontare con maggiore serenità la gravidanza tutelando la sua salute e quella del feto.

Il post parto è altrettanto importante

I cambiamenti che la donna affronta nel momento in cui decide di avere un figlio non si interrompono con la fine della gravidanza ma proseguono nel periodo dell’allattamento. Basti pensare a quanta energia richiede allattare ovvero fino a 500kcal/die. Infatti durante l’allattamento va assunta una maggiore (rispetto alla donna adulta) quantità di proteine, omega-3, iodio, zinco, rame, selenio, vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C, e non dimentichiamoci dell’acqua. Per far fronte a queste aumentate necessità bisogna seguire un’alimentazione ricca e varia, tale da non necessitare di alcuna integrazione.

Alla luce di quanto detto finora, è ben compensibile che una donna da sola, non può gestire tutti questi aspetti dell’alimentazione, è fondamentale affidarsi ad un nutrizionista che la segua in tutto il percorso, per tutelare al meglio la salute della donna e del bambino. E’ un aspetto fondamentale da non sottovalutare.

Condividi il più possibile questo articolo, per far sì che sempre più donne affrontino la gravidanza con maggiori informazioni e consapevolezze sulla corretta alimentazione durante e dopo la gravidanza.

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Dott.ssa Lucia Santoro

Biologa Nutrizionista
Specializzata in:
Allenamento e alimentazione in gravidanza e nel post parto
Alimentazione di età pediatrica e geriatrica
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